Galateo #2: Regole generali del buon contegno parte 2
(Link parte 1: Galateo #2: Regole generali del buon contegno parte 1)
Regole generali (parte 2)
Una legge importantissima del buon contegno è quella di apparire sempre e dovunque degnamente; bisogna, cioè, fare sempre bella figura! Per questo motivo, non dobbiamo prestare attenzione solamente ai vestiti, ma a tutto il nostro esteriore: al modo di comportarci, di camminare, di stare semplicemente in piedi, al modo stesso di sederci ecc. La cosa importante è quella di essere sempre naturali e sciolti, senza eccedere né nella trascuratezza, né nella rigidità.
Bisognerà pertanto stare dritti, con le gambe unite, tacchi vicini, ginocchia strette e spalle non pendenti. Quando camminiamo, dobbiamo essere sciolti e tranquilli: se non c'è un motivo urgente, non corriamo in strada e non saliamo le scale prendendo più di un gradino. Al contempo, tuttavia, non dobbiamo nemmeno essere troppo lenti o tirati, perché ciò rivelerebbe un atteggiamento di pigrizia!
Durante la camminata le braccia devono muoversi leggermente lungo i fianchi, evitando di "remare" o di irrigidirle lungo i fianchi come dei soldatini. Altro dettaglio molto importante è quello di non tenere mai le mani in tasca: l'unica eccezione è nel periodo invernale, quando è lecito tenere le mani nelle tasche del cappotto (comunque mai nei pantaloni, ciò non rende né chic, né tanto meno eleganti!!). Infine, quando siamo in piedi, non appoggiamoci al muro e non incrociamo le gambe.
Quando ci si siede, bisogna sempre mantenere una posizione dritta, distinta. Non dobbiamo né stare curvi, né lasciarci sprofondare pigramente nello schienale, specialmente quando siamo in conversazione con qualcuno. Nel sederci e nell'alzarci dobbiamo essere silenziosi, senza trascinare la sedia sul pavimento, come fanno in molti. Quando siamo seduti, non incrociamo le braccia, né teniamoci le ginocchia, ma poggiamo sempre le mani in grembo. Per lo stare a tavola, ci sono due scuole di pensiero su dove tenere le mani, entrambe valide: la prima prevede di tenere i polsi appoggiati sul tavolo, mentre la seconda (popolare sopratutto nel Regno Unito) dice di tenere le mani in grembo.
Per quanto riguarda le gambe accavallate, invece, il galateo prevede che: l'uomo può sempre tenere le gambe accavallate (ovviamente mantenendo sempre una posizione composta), mentre la donna lo può fare sempre, tranne in quelle occasioni nelle quali parla con una persona importante. La donna tenga presente di non tenere mai le ginocchia troppo distanti.
Sebbene il comportamento esteriore possa mascherare delle tristi realtà, quali la vecchiaia, un vecchio che si atteggia da giovane ragazzo sarà sempre irresistibilmente ridicolo, così come un giovane che cammina curvo per dimostrare il peso immaginario della sua età.
Inutile è ricordare sempre di portare un fazzoletto (o - se non si fa in tempo ad estrarlo - la mano) davanti alla bocca starnutendo, sbadigliando e tossendo. Il fazzoletto lo si distende quando necessario e non lo si sventola come un gagliardetto! Questo deve essere, inoltre, già aperto quando viene estratto dall'armadio, sicché giaccia nella nostra tasca leggermente sgualcito.
Quando intavoliamo una conversazione con qualcuno, ricordiamoci di non stargli troppo vicino, né di guardare in giro, ma di reggere il suo sguardo con espressione affabile. Non parliamo troppo velocemente o troppo lentamente, ma sopratutto non gridiamo!
È bene ricordare di mantenere in qualsiasi conversazione un linguaggio elegante e raffinato, senza usare alcun termine volgare ed evitando sopratutto di bestemmiare; queste pessime abitudini, purtroppo diffusissime tra i giovani d'oggi, non sono altro che una dimostrazione di mancanza di cultura e di buone maniere! A questo proposito, una delle nostre fonti per quanto riguarda le buone maniere (il libro Il successo nella vita - Galateo moderno di Mario Brelich Dall'Asta - edizioni Palladis 1931) definisce il bestemmiare "[...] un'abitudine brutta" e aggiunge che "il farlo in società è addirittura un orrore."
Non interrompiamo mai qualcuno mentre parla, ma aspettiamo che abbia terminato. Non alziamo mai la voce, nemmeno con i bambini o con la servitù.
Ricordiamoci, poi, di gesticolare il meno possibile e di evitare ogni esagerazione quando manifestiamo dei sentimenti; p. e. se dobbiamo dimostrare gratitudine a qualcuno, basterà qualche parola adatta.
L'uso di dire «salute!» quando qualcuno starnuta è sconsigliato, per quanto non tutti i manuali di buone maniere siano concordi su questo punto: la cosa migliore è non dire nulla. Altra gravissima e orribile caduta di stile, diffusa nella società moderna, è quella di sputare: ciò è volgare ed è vietatissimo da ogni galateo!! Se il bisogno è irresistibile, si adoperi un fazzoletto.
Offese, sgarbatezze e indelicatezze contro il galateo
Molte delle sgarbatezze contro il galateo sono causate dal nervosismo, fenomeno molto diffuso nella società frenetica di oggi.
Molte persone, a. e., hanno difficoltà a tenere le mani e le braccia al loro posto. Ricordiamoci, però, una cosa importante e per nulla scontata: ogni nostro gesto nervoso rende nervoso anche l'ambiente circostante oltre che noi stessi. Evitiamo, pertanto, di gesticolare: non giochiamo con gli oggetti che abbiamo intorno o coi nostri accessori (orologi, gemelli...), ma teniamo le mani a riposo.
Non grattiamoci di frequente la testa, la barba o i baffi, non tamburelliamo con le dita sul tavolo, non giriamoci mai i pollici, non mettiamo le mani nelle tasche né dei pantaloni, né del panciotto (tranne quando dobbiamo estrarre l'orologio), non "stiracchiamoci" quando siamo in società, non lecchiamoci le dita quando sfogliamo le pagine di un libro o quando giochiamo a carte e non schiocchiamo frequentemente le dita.
Ovviamente non bisogna giocare col cibo a tavola e non dobbiamo nemmeno stendere le dita quando beviamo una tazza di caffè. Si ricordi che bere il caffè "con il mignolino alzato" è un'altra offesa al galateo! Non si appoggino nemmeno i gomiti sul tavolo e non si faccia rumore con le posate.
Ricordiamoci di non prendere nulla in bocca, né carte, né fiori, né erbe!
Presentiamoci sempre in società con barba e baffi curati. Se una volta mostrarsi in maniche di camicie, anche con grande caldo, era una grande offesa al galateo, oggi è possibile restare in gilet e camicia (o in certi luoghi anche solo in camicia) senza essere causa di scandalo. Tuttavia, se possibile, è sempre meglio presentarsi con la giacca. Superfluo è ricordare che con cravatte sgualcite, bottoni strappati, guanti bucati o vestiti macchiati non ci si fa vedere!
Una regola importante è l'adeguatezza dell'abbigliamento, argomento per il quale pubblicheremo un articolo prossimamente.
Non andiamo in giro con uno sguardo scontroso o minaccioso e col viso tetro: in compagnia dobbiamo sempre essere allegri e pronti ad ogni scherzo. Non battiamo troppo spesso le palpebre, non alziamo gli occhi al cielo e non guardiamo mai nessuno con malizia o cattiveria!
Le risate troppo rumorose sono sempre fuori luogo, così come ridere troppo spesso, ad ogni minima occasione, è un'offesa al galateo.
Infine, non rivolgiamo mai la schiena a persone che conosciamo, ma siamo sempre educati e gentili anche nei circoli più intimi (a. e. tra amici), proprio affinché le buone maniere e l'educazione siano la radice della nostra forza.
F.M.C.
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