Eleganza: innovazione e tradizione
Per eleganza classica maschile, oggi si intende quello stile maschile che si richiama all'antica figura del gentiluomo.
Oggigiorno questo stile viene considerato tradizionale e antico, tuttavia questa visione delle cose è limitata al periodo in cui viviamo. Lo stesso discorso lo si può fare con la musica definita 'classica'. La musica di Mozart, Beethoven o Strauss viene, da noi posteri, chiamata 'classica' poiché conosciamo un tipo di musica che ha già sostituito quello precedente. Noi non pensiamo mai, invece, a cosa rappresentò la musica 'classica' quando nacque. Essa rappresentò, infatti, solo e soltanto un'innovazione, una novità e un ammodernamento rispetto a quella che era stata la musica nei secoli precedenti. Lo stesso discorso dovrebbe essere fatto per l'eleganza classica.
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Illustrazione di Laurence Fellows |
Il periodo in cui l'eleganza classica si diffonde in tutto il mondo sono gli anni '10, '20, '30 e '40 del secolo scorso. All'inizio del XX secolo un nuovo modo di vestire si iniziava a delineare e l'abito per eccellenza era il frac. Lo smoking, infatti, viene visto principalmente come un abito sportivo ed informale, non adatto per le grandi cene. Per andare a caccia si usava il cilindro, per una passeggiata si indossava un completo in Tweed e per tutti i giorni, fin dalla colazione al mattino, l'uomo si vestiva, in casa e all'aperto, con il classico dei classici: il completo!
Negli anni '20, la grande formalità che aveva caratterizzato l'inizio del secolo comincia a svanire e lo smoking diventava, sopratutto agli inizi degli anni '20, un abito formale per una cena di medio-alta formalità al pari del frac. Negli anni '30 l'eleganza 'classica' vive quella che può essere chiamata un'epoca d'oro. Lo smoking si diffonde anche tra le persone meno ricche e diventa uno dei capi più formali e, inizialmente, veniva indossato anche di giorno.
Con gli anni '40 per l'eleganza 'classica' inizia il tempo del declino che andrà sempre più "ammorbidendo" i canoni del vestire e la formalità degli abiti. È per questo che non ha senso parlare di eleganza 'classica', ma di eleganza maschile.
La nascita della cravatta
Nell'eleganza maschile v'è un accessorio quasi sempre obbligatorio (con le dovute eccezioni): la cravatta. Credo sia proprio questo l'argomento da trattare per poter dimostrare come l'eleganza classica sia un'innovazione.
La cravatta è in realtà un'evoluzione del fazzoletto da collo (o foulard). Noi non tratteremo nel dettaglio tutta la storia, ci sono numerosi siti e libri che la trattano abbondantemente; ci limiteremo, invece, a nominare poche tappe significative che ci aiuteranno a capire come la cravatta sia stato un accessorio molto innovativo per i nostri antenati. L'inizio di questa storia ci può condurre indietro nel tempo più di quanto si immagini: all'antica Roma. I legionari indossavano, infatti, un fazzoletto al collo e questo dettaglio è rintracciabile nella famosa Colonna Traiana.
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Dettaglio della Colonna Traiana |
Successivamente si diffuse l'uso del fazzoletto da collo, del foulard, insomma. Questo capo d'abbigliamento, evolutosi nei secoli, è tipico del XVIII e XIX secolo e veniva spesso indossato da nobili e regnannti. Il primo uomo a dare una svolta verso la nascita della cravatta fu il dandy Lord 'Beau' Brummel che indossava fazzoletti al collo annodandoli in modo caratteristico.
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Ritratto di Lord Brummel |
Possiamo, infine, citare il famoso episodio avvenuto nel 1880 quando i membri dell'Exeter College di Oxford si legarono al collo, sulla camicia, i nastri dei loro cappelli. La prima cravatta nascerebbe così, dunque, con un gesto innovativo, quasi rivoluzionario. La cravatta riscosse subito grande successo in tutti i ceti sociali e dalla fine del XIX secolo si diffuse in tutta europa e sbarcò oltre l'Oceano.
Il nostro scopo
L'eleganza maschile ha una caratteristica molto importante, da molti sottovalutata: non è mai scomparsa del tutto. Certamente dagli anni '60 è sempre più difficile vedere qualcuno vestito con un abbigliamento classico tutti i giorni, ma negli ultimi anni l'eleganza maschile, sopravvissuta a tutto e a tutti, sta riaffiorando in superficie. Esiste anche oggi, malgrado la nuova società che sta distruggendo gli antichi valori in ogni modo. Ed è per questo che riteniamo importante ricordare che l'eleganza non deve esistere solo nei vestiti, ma anche nei modi di comportarsi: l'eleganza, insomma, non deve essere solo esteriore, ma anche interiore!
In questi difficili tempi moderni è dunque importante tornare indietro nel tempo, ritornare ai tempi dove le persone erano educate e rispettose, ai tempi cosiddetti tradizionali.
Ed è a questo scopo che il nostro Club ha aperto questo piccolo blog: per diffondere una cultura che sta scomparendo.
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Illustrazione di Laurence Fellows |
F.M.C.
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